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lunedì 29 novembre 2010

Giornata internazionale contro la violenza – Cingoli 28 Novembre 2010

Sono Intervenuti:
Senatore Filippo Saltamartini: Sindaco del Comune di Cingoli -Moderatore
Francesco Comi: Consigliere Regionale
Elisabetta Foschi: Consigliere Regionale
Simona Cardinaletti: Responsabile contro accoglienza Casa Rifugio Zefiro
Margherita Gubinelli: Presidente Consulta Pari Opportunità Cingoli


La violenza alle donne non è ancora vissuta con sufficiente consapevolezza, anche per effetto del modo di trasmettere l'informazione da parte dei media. L'ONU ha scelto la data del 25 novembre per ricordare la giornata internazionale della violenza, rendendo noto che la violenza sulle donne è la prima causa di morte delle donne tra i 14 ed i 44 anni.
In Italia il 31,95% delle donne hanno subìto violenza dai partner, mentre nelle Marche il dato si attesta al 34,4%, allarmante per la parte di emersione del fenomeno, in quanto rappresenta solo una parte dello stesso, spesso neppure denunciato dalle  vittime. La donna viene ancora qualificata come soggetto subordinato, e ciò è particolarmente drammatico se si pensa che ciò avviene in Paesi socialmente evoluti.
L'evento della violenza alle donne si correla al fenomeno dello stalking ed alla codificazione, all’art. 612 bis c.p.p., del medesimo reato a partire dal 2009.
Nelle Marche esiste una legge regionale contro la violenza l.32/2008, per la parte relativa alla prevenzione e reinserimento delle donne “violate”, oltre ad una serie di centri antiviolenza (5)attivati con il progetto DIM (donne in movimento).

Il Convegno è stato inframezzato da alcune poesie della Zsymborsksa, poetessa polacca che ha ricevuto il nobel nel 1996.
Le poesie sono state declamate da Giulia Nocioni e Roberta Vittori, accompagnate alla chitarra da Daniele Nalli, sotto la supervisione del Prof. Enrico Borsini.

Il Sindaco, e moderatore delle sessioni, Sen. Filippo Saltamartini ha sottolineato che la Commissione Pari Opportunità di Cingoli è stata costituita su istanza di Giuseppina Salomoni, con il compito di affrontare diversi temi tra cui la partecipazione politica del genere femminile. Il tema della violenza è infatti solo un aspetto della complessità relativa alla diversità di genere, che va contestualizzata al territorio di riferimento: la Regione Marche svolge la funzione di supporto sociale alla violenza, ponendo l’accento e l’attenzione dell’Opinione Pubblica sui fattori che originano ogni forma di violenza.



Elisabetta Foschi ringrazia la Commissione per l’iniziativa ed il pubblico per la partecipazione attenta agli interventi normativi e sociali. Sottolinea come la questione “della violenza”, latu sensu, sia ormai nota, benché poco denunciata, ragione per cui la sensibilizzazione dell'opinione pubblica risulta fondamentale nell’opera di contrasto e contenimento dell’emergenza. Il reato di stalking, tradotto nell’atto di compiere atti persecutori alla persona fino al punto di spingerla a cambiare le abitudini di vita, è il punto di approdo di due diverse strategie governative, intraprese dal 2009 dal Dipartimento per le Pari Opportunità:
1 - con la legge 30/09 è stato modificato il codice penale, art. 612 bis c.p.p. introduzione del reato di stalking nel sistema codicistico penale italiano, con la possibilità alle donne perseguitate di rivolgersi al Questore degli atti di cui si è destinatari, e che non danno serenità alla persona il questore procede con  un  ammonimento allo stolker. In caso di mancata cessazione scattano i provvedimenti.
2- attraverso la prevenzione ed il reinserimento delle vittime
Il piano nazionale di emanazione governativa integrato a diversi livelli (istruzione, forze armate etc) e a diversa stratigrafia sul territorio (stato, regioni, provincie e comuni) si concentra su queste priorità:
  1. sensibilizzare/ informare;
  2. implementare e sostenere i centri antiviolenza e crearne dove mancano;formare gli operatori;
  3. procedere nella raccolta di dati a livello nazionale, declinandola poi sulle varie realtà (regioni e provincie);
  4. reinserimento delle vittime
Il Sindaco sottolinea come la carta dei diritti fondamentali dell'UE in vigore dal 1 gennaio 2009 abbia puntualizzato come la dignità dell'uomo sia un diritto inviolabile, appellabile, in ultima istanza  presso la Corte Europea dei Diritti dell'uomo di Strasburgo, mentre il Questore Oddo, presente all’iniziativa, sul punto evidenzia come esistano a Macerata diverse denunce per stalking (circa 30), contrapposte all’esperienza pregressa a Ragusa, dove le denunce erano molto poche, sintomo della diffidenza verso le autorità di polizia ed al silenzio che ancora avvolge il fenomeno in alcune parti del nostro Paese. 
Francesco Comi sottolinea il lento processo di sensibilizzazione del legislatore sulla questione, infatti puntualizza che fino al 1996 la violenza sulle donne era considerata un atto contro la morale ed il buon costume. Solo nel 1996 essa diventa lesione alla libertà dell'individuo, fino ad approdare nel 2009, alla codificazione dello stalking, strumento con il quale si cerca di contenere anche i comportamenti prodromici alla violenza.
Il fenomeno quindi è serio, in grande evoluzione e attraversa trasversalmente tutti i Paesi e tutti i ceti sociali, ma risulta ancora in fase di emersione. Il 96% delle donne che subiscono violenza dal proprio partner, o comunque da altro soggetto con cui instaurano un rapporto di sudditanza, non percepisce l'atto come reato e quindi non lo denuncia. Il compito del legislatore regionale pertanto si attesta sulla posizione di favorire l'inclusione e di sostenere un progetto educativo per una cultura dell'integrazione, dell'uguaglianza e del rispetto reciproco. Gli obiettivi della legge regionale sono pertanto:
a) far emergere il fenomeno con campagne di sensibilizzazione, abbattendo il muro di silenzio che nasconde ed alimenta il fenomeno;
b) individuare politiche concrete funzionali e concrete per supportare le donne che hanno subìto violenza (centri antiviolenza e case di accoglienza).
Oggi esiste un centro antiviolenza in ciascuna provincia che offe gratuitamente servizi legali (gratuito patrocinio ) e psicologici alle donne.
Simona Cardinaletti, responsabile della casa rifugio Zefiro, in funzione da 10 anni e gestita da una cooperativa sociale con i contributi della Provincia e con le rette pagate dai Comuni, fino ad oggi ha ospitato 62 donne e 59 bambini provenienti da tutta Italia. Gli ospiti sono inviati dai servizi sociali e presentano un pregresso di violenza che oscilla da un minimo di 5 ad un massimo di 20 anni. Di norma, dopo 6 mesi o al massimo 1 anno riescono a tornare ad una vita normale, capaci di gestirsi e di non ricadere nella violenza, perché in questa struttura si insegna loro a riconoscere la violenza, con particolare riguardo ai comportamenti preparatori all’atto violento, tra cui la limitazione della libertà, sotto ogni aspetto.
Il quadro delineato evidenzia che nel 90% sono violenze domestiche e fisiche, in genere provenienti da situazioni economiche svantaggiate, ma il fenomeno si presenta, forse con maggiore complessità, anche nel ceto medio alto.

lunedì 22 novembre 2010

Comunicato Stampa all'iniziativa del 28/11/2010

Domenica 28 novembre, alle ore 17,00, si svolgerà a Cingoli, presso la Sala “G.Verdi” del Municipio, la Conferenza dal titolo “ Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”, promossa dalla Consulta delle Pari Opportunità di Cingoli con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
La Consulta si inserisce con questa iniziativa nella serie di celebrazioni e campagne di sensibilizzazione e approfondimenti sul tema tenuti in occasione del 25 novembre, data scelta dall’ONU quale ricorrenza a livello mondiale contro la violenza sulle donne.
Alla Conferenza, dopo l’introduzione della Presidente della Consulta Margherita Gubinelli, parteciperà l’Assessore Regionale alle Pari Opportunità Serenella Moroder con il suo saluto, a cui seguiranno gli interventi del Consigliere Regionale Elisabetta Foschi sul tema “Piano Nazionale contro la violenza sulle donne e lo stalking”, del Consigliere Regionale Francesco Comi sulla “Legge Regionale del 11/11/2008 n. 32 - Interventi contro la violenza sulle donne” e della responsabile della Casa-rifugio Zefiro Cardinaletti Simona.
Moderatore dell’incontro sarà il Senatore Filippo Saltamartini, Sindaco di Cingoli.
La Consulta intende, con questa proposta, sottolineare la gravità del problema , visto che della violazione dei diritti delle donne è importante in prima istanza “parlarne”, con la convinzione che la comunicazione e la sensibilizzazione sul problema siano strumenti essenziali per la lotta alla violenza.
In effetti il cambiamento culturale rimane la strada privilegiata, seppur difficile, da perseguire per sradicare il male oscuro della violenza contro le donne, un male che vuole restare privato e taciuto.
Ma per uscire dal silenzio è necessaria l’attivazione di quella “rete” territoriale di tutti i soggetti/attori istituzionali e del Privato Sociale, quali portatori di interesse al problema stesso.
Da qui l’importanza di mettere in luce gli interventi legislativi e le forze attuate per contrastare il fenomeno nonchè dare voce a chi da tempo è a contatto diretto con il problema, tra cui i antiviolenza. Prendere consapevolezza della vastità della questione in tale ricorrenza, anniversario della violenza mortale alle sorelle Mirabal, trucidate nel 1960 dai soldati del dittatore Trujillo per il loro impegno politico, significa ripetere ancora una volta un deciso “no” alla violenza.


Giornata nazionale contro la violenza - 28 novembre 2010